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Porta-finestra: la guida

La porta finestra è un serramento che permette di arredare con gusto gli spazi, valorizzando l’immagine della struttura abitativa nel suo complesso. Una soluzione concepita all’insegna dell’alta efficienza energetica e di un basso impatto sull’ambiente.

Diverse le tipologie presenti, ognuna con tratti caratteristici particolari che vedono una declinazione sempre più nel segno del design. In questo articolo vi proponiamo una piccola guida attraverso cui poter scegliere l’opzione più adatta alle vostre esigenze.

 

INDICE:

Porta-finestra: la guida

Le caratteristiche di una porta finestra

Partiamo dal definire cos’è una porta-finestra. Si tratta di una porta che presenta infissi a vetri in grado di collegare l’ambiente interno con un terrazzo, un balcone o un giardino, consentendo l’accesso diretto con la zona outdoor. 

La porta-finestra svolge tutte le funzioni di una porta e si rivela allo stesso tempo un elemento di arredo con un impatto particolarmente gradevole. Può essere realizzata secondo molteplici materiali (legno, pvc, ferro, alluminio) e avere in dotazione infissi fissi, scorrevoli o a battente.

Porta finestra: com’è fatta?

Le parti che compongono una porta finestra sono diverse, vediamo insieme quelle principali:

  • Telaio. È l’elemento fisso che funge da collegamento tra il serramento e la parte in muratura a cui è ancorato. Può essere in alluminio, legno oppure in PVC, materiali con caratteristiche differenti e che presentano ognuno una spiccata durabilità e resistenza. Il legno è esteticamente più gradevole ma richiede più manutenzione; l’alluminio è ecologico, leggero e resistente; il PVC è più economico, ha una buona resistenza ed è lavorato in maniera tale da risultare altamente performante.
  • Telaio dell’anta. È la parte mobile del telaio e ha come funzione quella di sorreggere il vetro.
    • Anta. Detta anche battente, è la componente apribile della finestra e consente il passaggio della luce nonché il ricambio dell’aria. Si muove attraverso le componenti ferramentistiche disposte nel telaio, a cui è fissata tramite cerniere e guarnizioni.
    • Cerniere. Aiutano a scaricare il peso dell’anta sulla struttura, garantendone la mobilità.   
    • Guarnizioni. Consentono la chiusura ermetica delle ante e hanno una spiccata elasticità.   
  • Vetri. Risultano ubicati nelle ante e fissati tramite dei profili, noti come fermavetro. Rappresentano la parte cruciale della porta finestra, ovvero quella che garantisce trasparenza e praticità.
  • Maniglie. Consentono di aprire e al contempo chiudere la porta finestra. Influiscono in maniera importante sull’estetica, dal momento che risultano ben visibili e sono molto più di un semplice elemento accessorio.

La porta finestra può avere in aggiunta degli oscuranti, i quali contribuiscono a completare la funzionalità del serramento. Può trattarsi di tapparelle, frangisole, persiane e scuri, elementi che offrono una protezione dall’azione dei raggi del sole e degli agenti atmosferici.

Pro e contro

Partiamo dagli elementi a favore di una porta-finestra:

  • Permette il passaggio naturale della luce, complice la presenza dei vetri.
  • Funziona come una porta e consente l’accesso a balconi, terrazze, giardini.
  • A livello estetico è impareggiabile, risultando una soluzione particolarmente bella.
  • Si rivela efficace per il risparmio energetico, dal momento che aiuta a ridurre l’utilizzo di dispositivi quali termosifoni e condizionatori.

E gli svantaggi? I principali sono i seguenti:

  • Di per sé garantisce meno privacy. Problema semplice da risolvere applicando delle tende oscuranti.
  • Ad alcune persone tende a dare minore sicurezza. Non resta che abbinare un sistema antieffrazione e antisfondamento.

Una buona porta-finestra si rivela, sostanzialmente, efficace dal punto di vista termico e acustico, garantendo una migliore qualità della vita a fronte di un basso impatto sull’ambiente.

I materiali per porta-finestre: quale scegliere?

Una porta-finestra può essere progettata secondo diversi materiali, un fattore che incide in maniera importante sulla performance dell’elemento architettonico.

Le principali tipologie in base alla materia prima di riferimento sono:

  • Porta-finestra in legno. Il legno è elegante e resistente. Garantisce un isolamento impareggiabile a livello termico e acustico. Essendo pregiato, presenta un prezzo più alto alla partenza. Richiede, inoltre, maggiore manutenzione, ma ne vale la pena.
  • Porta-finestra in alluminio. L’alluminio è un materiale economico, raffinato, perfetto per gli infissi colorati e per quanti sono alla ricerca di soluzioni altamente personalizzate. Rispetto al legno si rivela meno isolante e resistente.
  • Porta-finestra in PVC. Le porte-finestre in PVC sono semplici da pulire e dal punto di vista della manutenzione, leggere, economiche con un’eccellente resistenza strutturale e persino in grado di evitare la condensa. Sono disponibili secondo un ampio assortimento cromatico, con colori sia classici sia audaci. Per tutti questi motivi sono attualmente quelle più diffuse.

Qualunque sia la vostra scelta, per ottimizzare la gradevolezza estetica è essenziale definire colori e finiture in armonia con quanto già disposto per la casa. In questo modo sarà possibile realizzare un arredamento ancora più piacevole da vivere nella quotidianità. Altre informazioni sono disponibili nella sezione dedicata agli infissi scorrevoli.

porta finestra: la manutenzione

Le diverse possibilità per l’apertura e il vetro

Una porta-finestra può essere conseguita secondo aperture tra loro anche molto differenti. La più comune è quella a battente, a cui seguono quella a libro (funzionale per le verande che hanno un’apertura/chiusura totale o parziale), scorrevole e ad anta-ribalta. Quest’ultima opzione consente di aprire secondo due modalità: a battente e a vasistas, con il vantaggio che ventilazione e aerazione sono sempre al top.

Per quanto riguarda il vetro, in una porta-finestra si trova declinato secondo molteplici varianti che vanno da quello singolo al vetro camera (con camera singola, doppia o tripla), fino ad arrivare alle opzioni più all’avanguardia: i vetri con bassa emissione termica e i vetri fonoassorbenti (dalle alte capacità acustiche e per questo perfetti per la città). Particolarmente efficaci dal punto di vista della protezione dagli agenti atmosferici e da possibili intrusioni da parte di persone indesiderate i vetri assorbenti, una delle soluzioni più richieste.

Le principali tipologie di vetro per porta finestra

Il vetro è una delle componenti più importanti nelle porte finestre, complice il ruolo cruciale che riveste e il fatto che occupa la maggior parte della superficie. Deve essere progettato secondo specifici standard, inerenti in special modo l’efficientamento e il risparmio energetico, nonché l’isolamento termo-acustico.

Oggi esistono molteplici tipologie di vetro e orientarsi nella scelta può non essere semplice. Vediamo le caratteristiche di quelle più diffuse nel mondo degli infissi:

  • Vetro per porta finestra singolo. Si tratta della soluzione più economica e adoperata in prevalenza fino a poco tempo fa. È stato infatti accertato che denota una dispersione del calore intorno al 40%, a fronte di una spesa energetica superiore. È perciò da considerare come un’opzione che risulta ormai superata.
  • Vetrocamera. Vengono disposte delle lastre di vetro che presentano a intervallo una o più intercapedini, dette anche camere. Nelle camere è presente un gas inerte, in prevalenza l’Argon. Questo sistema ha un costo maggiore rispetto a quello del vetro singolo, ma risulta più performante a livello termico ed acustico.
  • Vetro per porta finestra basso-emissivo. Una tipologia affine alla precedente e che presenta un rivestimento invisibile e molto sottile, in grado di contenere la dispersione dal punto di vista termico fino al 90%.
  • Vetro assorbente. Un vetro che vede l’impiego di un rivestimento dalla funzione termica, in grado di assorbire il calore proveniente dall’esterno, che non trova così modo di entrare nell’edificio.
  • Vetro fonoassorbente. Una soluzione pensata per i contesti dove l’inquinamento acustico è più elevato. L’ideale per gli immobili ubicati in aree molto trafficate, come quelle urbane o situate in prossimità di vie di comunicazione importanti: aeroporti, autostrade, ecc. ecc.

Vetro temperato, laminato e temperato stratificato

Un vetro particolarmente apprezzato dagli addetti ai lavori quando si tratta di strutturare una porta finestra all’insegna della sicurezza è quello temperato. Si tratta di una tipologia che quando si rompe si “sbriciola” in tanti pezzi finissimi: è perciò in grado di preservare l’incolumità fisica delle persone che si trovano nelle vicinanze, molto più delle versioni standard.

Il termine temperato deriva da tempra e indica il trattamento a cui vengono sottoposte le lastre in vetro. Parliamo di processo in cui un vetro di fattura classica è portato a una temperatura intorno ai 700°C, per poi essere immediatamente dopo raffreddato.

Il risultato è una sorta di compressione leggera, in grado di aumentare la resistenza prodotta dalla lastra in occasione di importanti sollecitazioni di natura meccanica, come quelle che incorrono durante urti, shock termici e via dicendo.

Un’altra opzione interessante nel caso della porta finestra è il vetro laminato o stratificato e si caratterizza per la presenza di due lastre nelle quali viene aggiunto uno strato ulteriore in PVB. Esso funge da collante e riesce a tenere insieme, in caso di rottura, le varie parti.

È un modello tra i migliori per tutti quei casi dove al primo posto viene messa l’incolumità di persone e animali. Nel caso delle porte finestre si rivela particolarmente valido perché è capace di respingere circa il 99% dei raggi UV, senza perdere di trasparenza.

C’è poi il vetro temperato stratificato, il quale deriva dall’unione delle tecnologie illustrate in precedenza. Una versione di ultima generazione che coniuga una resistenza meccanica superiore insieme all’effetto simile alla colla che distingue il PVB.

L’importanza della manutenzione

Per durare a lungo nel tempo e garantire una performance ottimale la porta finestra necessita di una manutenzione precisa e puntualeSi rivela essenziale pulire regolarmente le varie parti, in particolare le ante e il vetro, onde evitare che lo sporco si accumuli in maniera eccessiva. Il consiglio è quello di adoperare materiali non abrasivi e detergenti non aggressivi, diversi a seconda del materiale.

Inoltre, è buona norma lubrificare le cerniere così come i meccanismi di apertura, consentendogli di esercitare la funzione in maniera ottimale. Le guarnizioni vanno controllate periodicamente, mentre in presenza di eventuali danni a qualsiasi componente è meglio evitare i rimedi fai da te e affidarsi a un tecnico qualificato, in grado di intervenire nel modo opportuno.

Conclusione

I fattori da considerare nella scelta di una porta finestra sono, come abbiamo visto, materiali, tipologia di apertura e del vetro. Ogni opzione presenta sue particolari peculiarità, in grado di ottimizzare la vivibilità della struttura abitativa.

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