fbpx
Bonus ristrutturazione: proroga anche per gli infissi

Ottime notizie per chi temeva il peggio per il Bonus Ristrutturazione dopo aver letto la bozza della nuova Legge di Bilancio. La Legge, che è in via di approvazione, prevede infatti una proroga del Bonus fino al 2024 con il mantenimento di alcune utili possibilità, che erano state inizialmente scartate nella prima stesura.

Devi sostituire i tuoi infissi e vuoi conoscere meglio le agevolazioni previste nel bonus ristrutturazione? Ti spieghiamo tutto qui. 

Bonus Ristrutturazione Infissi

Bonus ristrutturazione: che cos’è e come funziona

Il Bonus Ristrutturazione fa parte di quelle detrazioni fiscali che permettono di compiere degli interventi edili con un notevole risparmio. L’obiettivo? L’efficientamento energetico della struttura. I lavori che ricadono all’interno di questa categoria e che consentono di usufruire della detrazione sono:

  • Lavori ordinari
  • Lavori straordinari
  • Procedure di restauro e risanamento conservativo
  • Ristrutturazione edilizia 

In ognuno di questi casi si può procedere sia per interventi che riguardano le parti comuni dei condomini che per le singole unità abitative. 

All’interno dei lavori di manutenzione ordinaria di un edificio rientra anche la sostituzione di infissi e serramenti preesistenti, modificandone però il materiale o la tipologia, in modo da garantire un risparmio energetico superiore rispetto a prima. 

A quanto ammonta la detrazione? Al 50€ dell’importo speso, per una spesa massima di 96.000 euro. 

Nuova Legge di Bilancio: novità e modifiche al Bonus ristrutturazione per gli infissi

A sorpresa, nel 2022 il Bonus sulle ristrutturazioni non ricadrà fra le misure ordinarie inserite nell’articolo 16-bis del Testo Unico sulle Imposte dei Redditi. Infatti, la nuova Legge di Bilancio conferma l’incentivo per i contribuenti fino alla fine del 2024, mantenendo la detrazione del 50% e il tetto di spesa fino a 96.000€. Se così non fosse stato la detrazione per i lavori di manutenzione, ristrutturazione e restauro degli edifici sarebbe scesa al 36% su un massimo di spesa di soli 48.000€. 

Non solo, chi ha letto la bozza del disegno di legge si sarà sicuramente reso conto della mancanza di un particolare importante per chi decide di richiedere l’agevolazione. Stiamo parlando delle opzioni di ottenimento del Bonus attraverso sconto in fattura e cessione del credito d’imposta. Insieme alla detrazione sulla dichiarazione dei redditi, queste due modalità continueranno a rappresentare una possibilità.

Come funziona la cessione del credito prevista nel bonus ristrutturazione?

È molto semplice. Il contribuente, che ha richiesto l’intervento, può decidere di cedere il suo credito d’imposta – ovvero ciò che lo Stato deve restituirgli, il 50% di detrazione fiscale sul lavoro – a terzi, come istituti di credito o finanziarie. In questo modo, non dovrà attendere il rimborso previsto tramite detrazione sulla dichiarazione dei redditi, ma potrà far partire subito i lavori con l’aiuto di una banca o un altro intermediario finanziario. 

Lo sconto in fattura previsto nel bonus infissi

Per quanto riguarda lo sconto in fattura invece, si tratta di un aiuto concreto sia alla persona richiedente che all’impresa stessa. Ad esempio, su una spesa di 20.000€, invece di pagare alla ditta l’intera somma per poi vedersene restituire il 50% come da Bonus tramite detrazione Irpef sulla dichiarazione dei redditi annualmente, se ne pagherà direttamente la metà, ovvero 10.000€.

In questo modo, l’impresa anticipa la spesa del richiedente con uno sconto del 50% in fattura al termine dei lavori e, in cambio, recupererà questo credito pagando meno tasse nel prossimo futuro.

Devi sostituire i tuoi infissi e non sai a chi rivolgerti per usufruire in modo corretto e concreto del Bonus Ristrutturazione? Contattaci, ci pensiamo noi.

Leave your thought